ReLearn

Non cambia il gesto ma cambia tutto il Resto Intelligenza artificiale per il waste management

Ogni giorno sentiamo parlare di compostabile, biodegradabile, organico, plastic free: che confusione!

E’ qui che entra in gioco ReLearn aiutando le persone a quantificare i rifiuti prodotti e ad individuare le migliori strategie per ridurli. 

Il progetto nasce da un team di ingegneri con alle spalle una esperienza nell’automotive, per poi utilizzare le competenze acquisite nell’IT per trovare soluzioni per un ambiente più pulito.

ReLearn: come funziona?

Nando, un dispositivo IoT che apposto sui tradizionali cestini li rende smart permettendo di riconoscere i rifiuti che sono stati inseriti e di quantificarli. Con queste informazioni raccolte si dà così supporto alle aziende per migliorare la raccolta differenziata. L’obiettivo a lungo termine è lo zero waste, ovvero molto semplicemente, avere un cestino vuoto alla fine della giornata.

Dove si può trovare Nando?

Nei luoghi di aggregazione come stazioni, aeroporti e uffici poichè, come Riccardo ci ricorda, qui spesso si raccolgono persone di diversa provenienza e che per questo motivo hanno difficoltà a conferire correttamente i rifiuti.

Attualmente in molti stanno credendo nella visione di ReLearn, come il Talent Garden di Torino e l’Università Bocconi con cui stanno realizzando proof of concept.
Alla domanda relativa alle difficoltà incontrate Riccardo sottolinea che dalla sua esperienza sia innanzitutto importante conoscere correttamente cosa sia una startup, dopodichè il metodo lean startup può far funzionare qualsiasi progetto!
Nel futuro di ReLearn c’è la volontà di continuare a sensibilizzare gli utenti e le aziende a raggiungere un obiettivo zero waste, mentre nel frattempo speriamo di incontrare presto Nando!

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